I don’t have good English writing skills. I still hope to make myself understood in this comment.
I also leave below an Italian translation of the comment, for those who want to follow the discussion anyway.
Hi, AJ!
I found the game easy to read, neat and essential. You did a really good work!
I’ll leave you some reading questions:
- At first I hadn’t really understood where to get the map on the website you provided and I thought it was something “wider” (google maps, a map of a territory …). But I guess you were referring to a plan of a house, like this one. You could give an example directly on the rules, to make things easier.
- When players have to roll the dice, they do it together, okay. But I have a doubt: how do they agree to place the dice on the table? One dice per player? Do the players talk openly?
Apart from these two steps, I didn’t have any other problems with understanding the rules and it seemed really well written.
I particularly liked the difference between the human family and the fairy people, drawn not only in a different way, but with different material (sharp pencil or blunt pencil). Great idea!
I have one last question: the map of the house only serves as a reference, right?It might be more interesting if you increase the drawing actions on the map to make it more eventful during the game.
I didn’t know Ursula Vernon, so I’ll mark down the name of the book you used as a reference and leave you another one: Hilda and the Hidden People (it’s a comic book for kids, but it’s very similar).
Thanks for sending the game!
Ciao AJ!
Ho trovato il gioco facile alla lettura, pulito ed essenziale. Ottimo lavoro!
Ti lascio alcuni dubbi sulla lettura:
- Inizialmente non avevo capito bene dove prendere la mappa sul sito che hai messo a disposizione e pensavo fosse qualcosa di più ampio (google maps, la cartina di un territorio…). Ma immagino tu ti riferissi ad una planimetria di una casa, tipo questa. Potrebbe convenire fare un esempio sul regolamento.
- Quando i giocatori devono tirare i dadi, lo fanno insieme, ok. Però ho un dubbio: come si mettono d’accordo sul posizionare i dadi sulla tabella? Un dado per giocatore? I giocatori discutono apertamente?
A parte questi due passaggi, non ho avuto nessun altro problema sul capire le regole e mi è sembrato davvero ben scritto.
Mi è piaciuta particolarmente la differenziazione tra la famiglia umana e il popolo fatato, disegnati non solo in modo diverso, ma con materiale diverso (matite appuntite e spuntate). Bell’idea!
Ho un’ultima domanda: la mappa della casa serve solo come riferimento, giusto? Potrebbe valer la pena aumentare le azioni di disegno sulla mappa per renderla più movimentata durante la partita.
Non conoscevo Ursula Vernon, mi segno il nome del libro che hai usato come riferimento e te ne lascio un’altro: Hilda and the Hidden People (è un fumetto per ragazzi, ma ricorda molto questo gioco).
Grazie di aver inviato il gioco!