Dopo la spedizione culturale di questo autunno nel quartiere di Brera, ho cominciato a ragionare con Ivan del fatto che sarebbe stato molto interessante ribaltare il ceto sociale delle protagoniste, facendo fare le “buone” ai membri dei ceti subalterni e i “cattivi” ai membri dei ceti dominanti, come suggerisce di fare anche il manuale.
Poi avevamo, da una parte le prostitute, e dall’altra, le collegiali. Pensare ai temi dell’orrore femminile è stato naturale, anche perché nella Chiesa di San Marco avevamo trovato un bambino mummificato (se ben ricordo). Da lì abbiamo pensato che il potere, nei confronti delle donne, si manifesta attraverso controllo sui corpi e, parlando di giovani donne (alcune delle quali lavoravano attraverso il sesso) nell’Ottocento, il passaggio alla maternità imposta è stato altrettanto naturale.
Ecco come mai siamo arrivati a scrivere un mistero con questi temi.