Un gioco per quattro persone per raccontare le avventure di una strana coppia di amici · By
Continuiamo, questa domanda è sul ruolo del Titano.
Durante la nostra partita, il giocatore del Titano era sempre restio a portarlo in gioco, poiché si ha sempre la sensazione di fare una sorta di "all in": il Titano è una forza troppo grande da usare, soprattutto all'inizio della storia. Come dobbiamo regolarci? Si tratta di una scelta di design?
Ti dico come l'ho giocato io (e come continuerei a giocarlo): all'inizio della storia si è trattato di una minaccia incombente, pertanto mi sono limitato a fargli fare qualche incantesimo "fuori scena" (una cosa un po' in stile "nel frattempo, da un'altra parte"), tanto per togliere qualche runa, ma senza farlo entrare in conflitto. Quindi direi che, in maniera piuttosto inconsapevole, si tratta di una scelta di design (dato che alla prova dei fatti l'ho giocato esattamente così, in posizione più defilata ma sempre presente come minaccia).
Attenzione: il giocatore del bambino imposta la scena rispondendo alle domande, ma non ha alcun potere sugli antagonisti (ossia non può decidere che il Titano non può essere presente in scena, per esempio). A pagina 42 scrivo: "Sul proposito, infatti, i giocatori del bambino e del Colosso regoleranno le loro azioni, mentre i giocatori degli adulti e dei Titani lo sfrutteranno per impostare le loro reazioni. Il risultato sarà una sfida, più o meno palese; di fatto si tratterà di una sorta di braccio di ferro tra il bene e il male, il quale d’altronde è il fulcro di questo gioco."
Pertanto, se chi li controlla decide in tal senso, gli antagonisti possono agire anche fuori scena (usando le rune per incantesimi, rituali e protezioni) ma non è detto che parteciperanno al conflitto.
