Un gioco per quattro persone per raccontare le avventure di una strana coppia di amici · By
Questa è una domanda fondamentale, secondo me. Non è chiaro l'utilizzo della runa da parte del giocatore. Ossia, da giocatore devo scegliere la runa e poi narrare cosa faccio per lanciare un incantesimo, compiere un rituale o proteggere qualcuno/qualcosa? Oppure il contrario? Lo chiedo perché a volte ci ha dato la sensazione che fosse un po' come D&D: "Ho questa cosa indicata sulla scheda e l'elenco delle rune, quindi voglio lanciarne una".
Lo vedo come un falso problema, sai?
A pagina 46, scrivo: "Qualora qualcuno decida di utilizzare le rune (portando in gioco una connessione tramite una runa protettiva, compiendo un rituale oppure lanciando un incantesimo), seguite le regole che fanno riferimento a quella determinata azione, ma non dimenticate la regola principale: per fare qualcosa, dovete farla. Ossia, non basta dichiarare di voler lanciare un incantesimo; dovete dire cosa fate di preciso. Questa regola esiste per impedire quello che io definisco “effetto poker”, in cui si rilancia dichiarando l’utilizzo di una meccanica, ma nella storia non accade nulla che rimandi a quell’azione."
Quindi va benissimo dire "Voglio lanciare questo incantesimo", ma non posso farlo se non sono nella posizione narrativa per farlo, ossia non posso farlo se non ho sufficiente concentrazione e il materiale a disposizione. Alle pagine 54 e 55 è spiegato abbastanza chiaramente. Se qualcuno al tavolo dice semplicemente "Uso questa runa", rispondetegli: "Sì, ma cosa fai per usarla? Descrivi cosa accade."
Attento perché questo crea un enorme problema a mio parere, ovvero che il gioco ti spinge da un lato a dover avere la giusta posizione in fiction per lanciare un incantesimo... che però ti viene detto di lanciare da lista. Confonde molto a mio parere il giocatore e alla giocata siamo stati spessi incerti su come agire.
Ti consiglio di chiarificarlo perché da un lato il manuale ti porta ad agire anticipando la scelta dell'incantesimo alla fiction, ma dall'altro sei obbligato a dire la fiction prima dell'incantesimo. Con un ulteriore problema si dover sapere tutte le rune bene per poter giocare.
Personalmente lo vedo un problema di comunicazione circa cosa il giocatore deve dare priorità giocando.
Aspetta, fammi un esempio pratico: cos'è successo al tavolo da farvi bloccare?
Te lo chiedo perché ciò che serve per lanciare un incantesimo vale per tutti e quattro gli incantesimi. Se voglio lasciare che un demone penetri nella mente del mio avversario, devo procurarmi qualcosa che gli è appartenuto, così come se voglio lanciare uno degli altri tre incantesimi. Da quel punto di vista il materiale necessario non cambia: voglio lanciare l'incantesimo X, ma non ho il materiale? Beh, prima devo procurarmelo. Il senso è che non basta dire di volerlo fare per farlo.
Aspetto però la tua risposta, così posso essere più preciso.
Quando presenti le rune e l’uso per gli incantesimi nel manuale anticipi il fatto che scegli dall’elenco e la metti di fronte a te. Ma questa non è la procedura esatta: la procedura è che prima di tutto, PRIMA, devi arrivare al punto per cui in fiction PUOI lanciare la runa incantata e solo dopo la metti di fronte a te.
Noi la prima volta abbiamo saltato la parte in cui arrivi all fiction perché era scritta dopo. Insomma, basta segnalare in un punto quale è il flusso di gioco esatto.
Lo dico perché noi abbiamo giocato, così come suggerisce il manuale, proseguendo capitolo per capitolo, ma le rune sono messe a fondo anche nel modo di usarle.
Inoltre, essendo legate le Rune all’effetto voluto, si ha sempre la sensazione che il gioco trascini verso un metodo (leggere le Rune e lanciarle), altre volte verso un altro (descrivere come si arriva a lanciarle e poi usarle). Ci si “perde” nel flusso insomma. A meno che non fosse voluto, cioè fosse una scelta quella di non imporre una metodologia precisa nell’uso delle rune.
Adesso ho capito cosa intendi. Probabilmente serve anticipare alcune cose sull'utilizzo delle rune e poi rimandare al capitolo specifico. Lo dico nell'ottica di un manuale procedurale (anche se ti confesso di non essere più così tanto sicuro sulla necessità di un manuale procedurale per un gioco del genere; c'è troppa carne al fuoco e si rischia di perdere un po' il filo con una struttura del genere).
