Di base mi serviva una fortezza che potesse vivere in autarchia androcratica endogama, ossia:
- Tutti chiusi dentro senza necessità di uscire.
- Tutti maschi.
- Che potessero riprodursi senza entrare in contatto con comunità esterne.
Ispirato da Warhammer 40K in cui gli Ork si riproducono come spore fungine, mi è venuto in mente qualcosa di un po' meno vegan e ho pensato che sarebbe stato necessario uno strumento organico per fare "spawnare" Orchi.
Dato il titolo del gioco, il primo organo che mi è venuto in mente è stato un buco del culo al centro (o in fondo) a una fortezza-dungeon. Quello sarebbe stato il generatore di orchi.
I dungeon sono per definizione ecosistemi autonomi e indipendenti dall'esterno, che reagiscono (di solito male) quando entra un agente nemico come un gruppo di avventurieri.
I dungeon, al di là del fatto che vengano disegnati "a stanze", rappresentano una sola cosa da 50 anni: un utero.
Ho quindi pensato di essere didascalico: questo dungeon deve avere la forma di un utero umano. Non sicuramente un utero orchesco, dato che in questo scenario gli orchi sono solo maschi cagati da un buco del culo piantato nel terreno.
Il gioco però non parla solo della difficoltà di accettare sé stessi e farsi accettare da una società che forse non è ancora pronta: ho aggiunto un layer legato a diverse specie e minoranze etniche che convivono nello stesso luogo, e così mi sono accorto che servivano altri "generatori" di creature, ecco perché si sono aggiunti altri due ani.