Mi fa piacere che ti sia piaciuto. 😉
Quello che dici sull’ambientazioe e sulla premessa è sicuramente vero. Però, io ragiono così quando scrivo un gioco: parto da un’idea specifica e forte, e poi ci ricamo attorno, ma stando focalizzato su quell’idea. Mi piace l’idea di ampliare i giochi, ma è una cosa che penso in un secondo momento, quando sto scrivendo delle hack (siano essere leggere o pesanti, a seconda). Specie in un primo tempo, il fatto che un gioco sia molto focalizzato non mi dispiace: gli dà personalità . Poi magari ci giocherai poche volte, ma quello che mi preme non è fare un gioco che sia giocabile diverse volte (non questa volta, almeno): mi preme di più progettare un’esperienza semplice, vivida e solida.