Avendo avuto occasione di giocarlo in playtest posso parlare del gioco in modo più consapevole.
Due aggettivi: coinvolgente e interessante!
L'approccio è fluido e molto narrativo, ma mediato dalla mano dei sette tarocchi del giovane, che permettono di scandire il racconto senza perdere il focus sulle domande a cui rispondere.
Il setting onirico è facile da inquadrare, e permette di creare bellissime scene evocative.
Inizialmente credevo che il gioco fosse 'punitivo' per chi non se la sente di fidarsi della ragazza misteriosa; il gioco infatti permette al protagonista di narrare 4 finali solo se egli si fida della ragazza, mentre gli permette di narrarne solo 3 nel caso in cui non si fidi di lei.
Daniele mi ha spiegato che il giocatore è naturalmente portato a non fidarsi della ragazza, poiché ella potrebbe essere maligna, quindi il gioco lo sprona a fidarsi di lei promettendogli la ricompensa di autodeterminarsi con una risposta finale in più. Mi ha convinto.
In conclusione, che dire: l'atmosfera romantica e macabra allo stesso tempo è garantita. Abbiamo paragonato la storia del playtest ad una Danse Macabre, ma credo che ne' io ne' Daniele abbiamo spinto in quella direzione: il gioco stesso, grazie ad ingredienti come il setting medievale, il racconto libero e l'uso evocativo dei tarocchi, è un bimbi robot impazzito che sforna naturalmente questo tipo di esperienza.