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Ma grazie! Sono felice che tu abbia apprezzato.

Mentre scrivevamo non ho mai pensato a Narnia, ma effettivamente potrebbe essere uno spunto narrativo importante per giocare; l'atmosfera che descrive Lewis nei suoi racconti è forse quella più azzeccata, almeno da come è uscita la nostra partita di playtest.

Per quanto riguarda le consegne estetiche hai ragione: all'inizio li avevamo impostati come dei veri e propri principi di gioco in stile pbta, ma poi ci siamo resi conto che sarebbe stato sufficiente porle come semplici consegne estetiche, perché richiamano l'attenzione solo sul 'mood' di gioco, e non sulle regole.

Le meccaniche di gioco e la loro ritualità personalmente mi sono state ispirate da La società dei sognatori. Inoltre ci piaceva l'idea di riprodurre il modo di giocare dei bambini, in qualche modo. In verità spero di poter lavorare ancora sul gioco e rendere questo aspetto migliore.

Introdurre le due mappe non è stato semplice. Siamo partiti con un'idea molto diversa, cioè che le due mappe fossero i due diversi mondi, ma poi abbiamo optato per creare due mappe che rappresentassero il passato e il presente. Daniele è stato cruciale in questo: l'utilizzo del pennarello indelebile è una sua idea, che apprezzo molto.

Ti ringrazio molto per i tuoi complimenti. Abbiamo faticato non poco, in realtà! Spesso passavamo ore senza una soluzione, bocciandoci le idee a vicenda! Comunque mi sono trovata molto bene a lavorare con Daniele, mi ha insegnato molto; sa tante cose e sa come spiegarle. Alla fine abbiamo fatto collimare i cervelli, e io sono felice del risultato. Non credevo i temi fossero particolarmente originali, ma G. Walmsley dice: 《Sii banale》. Io credo di essere stata banale, e questa è una nuova conferma del fatto che ciò che è banale per te, spesso è originale per gli altri.

Grazie ancora!