Ciao Leonardo!
Hai creato un gioco molto interessante che fa un uso laterale, ma intelligente delle “mappe diverse dello stesso luogo”. Mi è piaciuto soprattutto che questa cosa venga fuori mano a mano che il lettore elabora il regolamento: inizialmente c’è solo la Fortezza, intesa come luogo DOVE capitano le scene, e piano piano anche nella mente del lettore si fa strada l’idea della Stamberga, il COME capitano le scene indicando - a volontà di “Due Neuroni” - anche il DOVE. Ottima trovata! Forse un po’ troppo laterale per l’obiettivo della jam, ma mi è piaciuta molto.
Non ho ben chiara, però, la gestione dei Servitori. Ad inizio partita vengono creati insieme e all’inizio di ogni scena viene scelto un singolo Servitore che sarà il protagonista della Scena.
Fin qui ok, vuol dire che si crea un insieme di servitori (7, vedo dalla Plancia delle Sventure) e se ne sceglie uno ogni volta mettendo una X a fianco al nome.
È possibile scegliere un servitore con una X? Immagino che dopo un giro di tavolo 3 servitori potrebbero esser morti e risulterebbero pochi altri.
Il fatto di mettere una X serve? È giusto per “ricordarsi” chi è stato giocato?
C’è un modo definito per la scelta dei servitori o non ha importanza chi viene usato e chi muore? Potrebbe esserci una relazione (malsana direi) tra i servitori? Qualcuno potrebbe odiare un servitore più di un altro?
Oltre a questa cosa ti direi che non ho altre segnalazioni sul gioco a valle della sola lettura delle regole. La creazione dei ruoli e degli ambienti è intuitiva ed essenziale, le sezioni che riguardano le scene e le impostazioni sono pulite e chiare.
Mi è piaciuto anche il come fai gestire l’epilogo.
Direi, insomma, che il gioco sviluppato c’è e alcune cose non chiare potrebbero saltare fuori da futuri playtest. Per ora il lavoro che hai fatto è ottimo.
Grande!