Ciao Silvio,
Molto bella la meccanica che hai portato.
Mi è piaciuta parecchio l’idea dei biglietti arrotolati e tenuti insieme dallo spago, come se fossero “messaggi” chiusi da un’ipotetica ceralacca e pronti per essere aperti all’evenienza.
E ti dirò che finché scrivi “apri il biglietto e superi la prova”, non mi diceva molto. Però quando tiri in ballo l’inserimento del “ricordo negativo”, ma soprattutto del fallimento volontario per toglierlo di mezzo, lì mi è scappato un sorriso di compiacenza.
C’è un passaggio che non mi è chiarissimo però, oppure l’ho male interpretato: dici che se non ci sono più nodi da sciogliere allora il personaggio “termina” la sua storia. Quindi il giocatore è costretto prima o poi ad aprire anche tutti i ricordi corrotti o ha la possibilità di non fare nulla ed evitarlo?
Il dubbio mi è nato perché subito dopo scrivi che se i ricordi corrotti sono più dei buoni, allora il personaggio diventa brutto e cattivo. Non ho inteso quindi se ci può essere uno “skip” da parte del giocatore (e quindi cose brutte che arrivano) oppure è solo dettato da quante prove farà.
Bel lavoro, grazie!