Operazione Sindone si basa su una premessa davvero interessante.
Mi vedo già a improvvisare un racconto apocalittico che parte dalla rapina del secolo. Nulla da dire sulle atmosfere, che spingono davvero molto a creare un racconto surreale, unico e intrigante.
Per quanto riguarda il regolamento l'ho trovato scorrevole da leggere e chiaro abbastanza da capirne le meccaniche principali. Per mio limite, ci metto sempre un po' a carburare quando leggo un regolamento, faccio fatica a immaginare i passaggi del gioco, senza giocarlo.
Non posso quindi scendere in profondità sui commenti prettamente meccanici (ma anche perché non sono un grande esperto).
Mi è piaciuto molto però l'utilizzo delle carte per comunicare con gli altri giocatori, che di fatto sostituiscono le frasi rituali e concentrano il pilotare alcune fasi del gioco, come una sorta di pulsantiera.
La trama è ben guidata, con i giusti elementi narrativi, e penso che lasci davvero ampio spazio all'inventiva dei vari giocatori che si troveranno a rimpolpare gli eventi e caratterizzare personaggi e azioni.
Ho solo una domanda sull'utilizzo del mazzo dei tarocchi.
Non ho trovato una vera giustificazione narrativa del perché si usi proprio quel mazzo per giocare.
Il rimando ai toni apocalittici e forse la connessione più immediata che mi viene in mente, ma ero curioso di chiederti se ci sono anche altre motivazioni.
Il gioco è davvero bello e sarebbe interessante poterlo provare.