Eccomi per rispondere riguardo ai tarocchi.
Risposta seria a 3 livelli:
Il primo livello è superficiale, non c'è un motivo particolare, ma tra i vari "randomizzatori" (dadi, carte piacentine, francesi, token da estrarre) i tarocchi sono un mazzo che si presta tantissimo a fare da sponda a giochi narrativi. Non c'è un perché se non il semplice fatto che è uno strumento esistente a se che si presta benissimo per molti giochi (infatti ci ho già avuto a che fare col Canto del Cigno e avrei voluto usarli anche per la Calvino Jam).
Il secondo livello è d'ispirazione: una buona fetta delle regole che ho adottato del gioco, per essere sicuro di usare un framework già stabile e comprovato, è presa da un gioco che usa in modo simile i tarocchi (quindi uso i tarocchi perché avendo scelto i tarocchi a livello superficiale avevo la possibilità di rubare le tecniche già strutturate dal quel manuale, nello specifico si tratta di Hell for Z di Joe Prince).
Il terzo livello è d'ambientazione: l'hai colta tu... Gli arcani maggiori si prestano tantissimo a spingere significati apocalittici: la ruota, il diavolo, il papa, il giudizio, la morte. Calza così tanto a pennello, sei già nell'ambientazione solo ad usare gli strumenti di gioco. Pieno effetto di paragame. :-D
grazie per il tuo commento, ho molto apprezzato!