Isola scritta e descritta molto bene, l’atmosfera è perfettamente riuscita, trasmette bene il senso di mistero e di cupezza che aleggia su Sanagea per via della magia di Ecate. Ho apprezzato in particolare il ruolo di prigione attribuito al teatro (elemento simbolo dell’antica Grecia) e l’interessantissimo personaggio del re.
L’intreccio è complesso e ricco, offre molti spunti su cui lavorare. Mi paiono ben pensati gli auspici e mi piace che l’approccio iniziale degli eroi nell’approdo abbia poi ripercussioni sullo svolgimento di alcune fatiche. Forse rispetto a quest’ultime avrei preferito qualche indicazione in più per l’Avversità, ma avendo letto la risposta al vostro commento precedente so che la vostra scelta è dettata dalla volontà di lasciare all’Avversità più libertà narrativa, anche per sfruttare meglio i misteri.