Botia è veramente un’isola del Grande Blu Mediterraneo, personaggi, avvenimenti e luoghi sono calati nella grande tradizione dei miti, tranne forse l’unicorno…
L’aspetto che più coinvolge nell’aggirarsi per Botia sono le descrizioni, particolareggiate, vive, evocative colme di forme riscontrabili nei canti degli aedi.
Ho apprezzato molto il banchetto in quanto perno intorno al quale girano tutti gli avvenimenti dell’isola. È infatti un inusuale palcoscenico nel quale calare gli Eroi, una corsa contro il tempo, per allestire il banchetto perfetto (mi ha ricordato molto alla lontana la storia di François Vatel maestro di cerimonie del Principe di Condé interpretato da Gérard Depardieu nell’omonimo film), forse giusto la Battaglia finale mi ha convinto leggermente di meno.
Nel complesso ho apprezzato molto Botia, soprattutto per il lavoro svolto nell’uso delle parole all’interno delle descrizioni!