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Botia's itch.io pageResults
Criteria | Rank | Score* | Raw Score |
Cornice e Paesaggi / Stage & Scenery | #2 | 4.286 | 4.286 |
Valutazione Generale / Overall Rating | #5 | 3.286 | 3.286 |
Fatiche e Battaglie / Trials & Battles | #7 | 2.857 | 2.857 |
Avversità e Misteri / Strife & Mysteries | #7 | 2.714 | 2.714 |
Ranked from 7 ratings. Score is adjusted from raw score by the median number of ratings per game in the jam.
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Comments
Ho apprezzato molto quanto quest'isola si presenti come fondamentalmente scanzonata (e immagino si lasci giocare in tal modo), mentre sotto ribollono giochi di potere molto seri.
L'idea che gli eroi debbano cimentarsi in fatiche per recuperare ingredienti e, fondamentalmente, organizzare una cena mi diverte moltissimo. Anche io, come altri, sono rimasto sorpreso alla scelta dell'unicorno come animale mitologico a cui dare la caccia, ma non trovo che sia un particolare problema, anzi (si sposa con la natura scanzonata dell'isola).
Devo però accodarmi alle osservazioni sui testi un po' troppo ricchi (per quanto ben scritti), non tanto per una questione di facilità di lettura (che comunque può essere un fattore) quanto per luoghi e fatiche così estremamente dettagliate nell'estetica, nello svolgimento e nei possibili risultati, che a tratti sembrava quasi di leggere una "avventura prefatta" piuttosto che un'isola di Agon.
Il tema, infine, è stato preso in pieno, secondo me: con molta probabilità l'isola più "genuinamente mediterranea" della Jam :-)
Mi è piaciuto molto il tono e lo spirito dell'isola, molto distante dall'atmosfera grave e solenne di tanti altri contributi e non per questo meno significativa o interessante.
Mi piace molto il fatto scatenante e la caratterizzazione dei personaggi, e trovo che i nomi dei png ( e dei luoghi) siano particolarmente evocativi e decisamente mediterranei. Aggiungo anche che trovo particolarmente simpatico e autoironico il fatto che in un'isola che parla di esperienza mediterranea ci sia così tanta attenzione data al cibo: bello! Per tutte queste ragioni, non posso non dare alla cornice e ai paesaggi il massimo punteggio possibile.
Penso, però, che l'isola sia decisamente lunga e, forse, sin troppo dettagliata: se le descrizioni di luoghi e png sono decisamente evocative (e scritte molto bene), trovo che sa difficile lasciare spazio al giocatore dell'avversità e a quelli degli eroi di metterci del loro, con livelli di dettaglio così alti. Inoltre, sfoltire un poco i testi alleggerirebbe di un poco la lettura dell'isola e permetterebbe di evidenziare al meglio i temi portanti.
Mi piace molto il fatto che, in un clima tutto sommato farsesco emergano anche temi più seri e profondi e trovo la figura di Almira molto affascinante.
In generale, trovo che sia un'ottima isola, magari per alleggerire un po' i toni o per iniziare a giocare con eroi ai primi incontri. Bravi!
Cornice e Paesaggi 5
Avversità e Misteri 3
Fatiche e Battaglie 3
Valutazione Generale 4
Botia è veramente un’isola del Grande Blu Mediterraneo, personaggi, avvenimenti e luoghi sono calati nella grande tradizione dei miti, tranne forse l’unicorno…
L’aspetto che più coinvolge nell’aggirarsi per Botia sono le descrizioni, particolareggiate, vive, evocative colme di forme riscontrabili nei canti degli aedi.
Ho apprezzato molto il banchetto in quanto perno intorno al quale girano tutti gli avvenimenti dell’isola. È infatti un inusuale palcoscenico nel quale calare gli Eroi, una corsa contro il tempo, per allestire il banchetto perfetto (mi ha ricordato molto alla lontana la storia di François Vatel maestro di cerimonie del Principe di Condé interpretato da Gérard Depardieu nell’omonimo film), forse giusto la Battaglia finale mi ha convinto leggermente di meno.
Nel complesso ho apprezzato molto Botia, soprattutto per il lavoro svolto nell’uso delle parole all’interno delle descrizioni!
Botia è veramente un’isola del Grande Blu Mediterraneo, personaggi, avvenimenti e luoghi sono calati nella grande tradizione dei miti, tranne forse l’unicorno…
L’aspetto che più coinvolge nell’aggirarsi per Botia sono le descrizioni, particolareggiate, vive, evocative colme di forme riscontrabili nei canti degli aedi.
Ho apprezzato molto il banchetto in quanto perno intorno al quale girano tutti gli avvenimenti dell’isola. È infatti un inusuale palcoscenico nel quale calare gli Eroi, una corsa contro il tempo, per allestire il banchetto perfetto (mi ha ricordato molto alla lontana la storia di François Vatel maestro di cerimonie del Principe di Condé interpretato da Gérard Depardieu nell’omonimo film), forse giusto la Battaglia finale mi ha convinto leggermente di meno.
Nel complesso ho apprezzato molto Botia, soprattutto per il lavoro svolto nell’uso delle parole all’interno delle descrizioni!
Isola scritta bene, qualità della narrazione e della descrizione dei paesaggi veramente ottima, l’aria mediterranea si respira bene (visto il contesto direi che se ne sente il profumo).
Interessante rendere centrale a tutta la vicenda la maledizione di un Dio ed il rischio del fallimento di un matrimonio tra gli eredi di due regni confinanti. Apprezzo la scelta del fare della permalosità di Geusi (o forse – chissà – della sua gelosia) la chiave che mette in moto gli eventi con la maledizione. L’assenza dell’elemento classico della battaglia (inteso come scontro d’armi) come perno centrale degli eventi è indubbiamente peculiare.
Molto interessanti i misteri (specialmente il rapporto Turi-Geusi).
Trovo che l'idea del banchetto come elemento centrale sia molto bella e originale. Molto evocativo anche il modo in cui questo spunto colora le descrizioni dei luoghi (gli alberi "fitti come stoviglie in un cassetto troppo piccolo"), è un ottimo modo per donare una coerenza all'isola ed evidenziarne i temi principali. L'ambientazione mediterranea è ben presentata, avrei solo cambiato l'unicorno con una creatura più direttamente legata ai miti greci (per quanto ne so, l'unicorno come creatura mitologica il cui corno ha poteri magici appare solo dal medioevo in poi - ma potrei sbagliarmi al riguardo).
Le prove sono in linea con questo approccio, e permettono di sviluppare un'isola con un tema alternativo e originale: recuperare la ricetta, gli ingredienti, gestire la cucina (quest'ultima prova forse avrebbe potuto offrire opzioni che coinvolgessero direttamente gli Eroi: non convincendo altri ad aiutare o partecipare, ma intervenendo direttamente nei preparativi).
Devo dire che invece mi convincono meno le opzioni per la battaglia: due delle scelte proposte (costringere Geusi con la forza, fermare Turi) sono abbastanza slegate da ciò che gli Eroi hanno fatto nelle prove precedenti; mentre la minaccia nella prima opzione sembra negare l'esito della battaglia (far sì che il banchetto giunga a buon fine).