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La premessa è che noi (e Oscar in particolare) abbiamo un gusto molto specifico per questa faccenda, quindi non è detto che debba essere condiviso, né giusto sempre. L'idea è che un regolamento oltre a essere chiaro (e ti confermiamo che per noi il tuo lo è stato nella maniera più assoluta) possa aspirare a essere evocativo, senza per questo doversi perdere troppo in chiacchiere.

Nel caso specifico, le frasi rituali sono ottime e vanno già in questa direzione. Magari ci potrebbe stare qualche citazione, se vuoi rendere di più l'idea che i luoghi da creare possono avere un gusto simbolico o surreale (le Città invisibili) o che il tempo e l'attesa sono concetti importanti (Buzzati). Anche senza stare a scomodare gli autori, ogni tanto può bastare una mezza frase giusta al posto giusto per suggerire non solo le regole, ma anche le potenzialità a livello di gusto e di atmosfera di un gioco. Può essere il classico invito a usare tutti i sensi, una specifica su come t'immagini possano essere valorizzati i generi nei due ruoli, o anche solo qualche richiamo in più ai toni della finzione narrativa.
Di fatto, per "accontentarci", ti basterebbe usare qualche volta la voce che hai usato per la presentazione all'interno del regolamento: dovendogli trovare un difetto, per noi è molto preciso, ma un po' neutro. Usare la tua lingua madre sarà già una svolta in questo.

Speriamo di essere riusciti a spiegarci, visto che è quella classica cosa al limite dell'intangibile ;-)

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Ok, ho capito cosa intendete. Grazie.

Di sicuro, nella versione finale del gioco, che ancora non ho intenzione di raffinare a causa di troppi progetti già aperti, ne terrò conto. Magari, se non vi dispiacerà, ve la sottoporrò anche, per ricevere un parere in questo senso.