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In questa jam, ho seguito da vi vicino lo sviluppo di tre giochi, a parte il mio. Di questi tre giochi, questo è stato sicuramente quello che ho seguito più da vicino. Va da sé che non è stato facile doverlo valutare, ma mi sono sforzato di essere obiettivo, nonostante tutto.

Uso di ispirazioni letterarie

Prima di questo gioco, non sapevo nulla della Trilogia di New York (Paul Auster, 1985). Da quello che sono riuscito a capire, il tuo gioco è molto aderente agli stilemi narrativi che si trovano in quell’opera, il che, già di per sé, è motivo di plauso.

La cosa che ho apprezzato ancora di più è che sei riuscita a dare un’interpretazione personale e tematica a quegli stilemi, rendendo l’esperienza di design non un semplice replicare un genere narrativo, ma cercando di tramutarla in un’esperienza di gioco che parlasse a te (e di te) come giocatrice.

Impatto sulla realtà

Questo gioco diverbera di temi personali e letterari ma, secondo il mio giudizio, non spicca particolarmente dal lato dell’attualità. Quello che voglio dire è che non vi ho trovato legami particolari alla situazione geo-storico-politica attuale. Certo, mi si potrebbe obiettare che queste storie, per loro stessa natura, possono avere i tempi e luoghi più disparati, ma proprio per questo non me la sento di dire che il gioco abbia un impatto alto sulla nostra realtà attuale.

Uso dei temi scelti

L’opera di riferimento e la tua scelta per la jam, a mio avviso, si concentrano sui temi relativi alla “paranoia” e all’“accidia”. Come aggiunta, non presenti tra i temi proposti, ci sono chiaramente quelli della ricerca dell’identità, del cambiamento e delle scelte difficili che questi eventi ci portano a fronteggiare.

Ritengo che tu sia riuscita a fare un gioco che colpisce questi temi in maniera sensata e convincente. Non ho provato e il gioco e, quindi, la mia è solo un’impressione non verificata, ma la lettura mi ha convinto.

Ambientazione o backstory a corredo

Le informazioni che dai riguardano l’ispirazione letteraria e il tipo di storie che stai celebrando. Vanno bene, per questa versione del gioco, ma in un’eventuale versione finita e pubblicata, a mio avviso, dovrai essere più completa, chiara ed evocativa. Attualmente, le informazioni che dai ai giocatori sono troppo poche per destare la loro curiosità o provocare il loro coinvolgimento.

Esposizione e impaginazione

L’impaginazione con LaTeX non brilla mai per bellezza, ma al contempo è chiara ed elegante. Il gioco ha una sua complessità. Il diagramma di flusso di cui lo hai corredato è fondamentale come ausilio di gioco, ma ho fatto fatica a seguire il testo e ho dovuto rileggerlo più volte e parlare con te per capire il flusso di gioco. Secondo me, nella versione finale, dovrai lavorare anche per chiarire o esporre meglio il flusso di gioco.

Il tuo gradimento personale

Sarò sincero: non conosco l’ispirazione letteraria e questo genere di storie non mi ricordano nulla che già conosca e per cui vada matto. Però ho visto anche tanta dedizione ed entusiasmo. Insomma, mi hai fatto venire la curiosità di provare questo gioco e di leggere la Trilogia di New York. Moltiplicatori di esperienze?

Conclusione

Un buon lavoro, soprattutto considerando che è il primo gioco che scrivi e che lo hai fatto per una jam spuntata fuori all’improvviso. Magari fossi stato così bravo io, ai tempi!

P.S. Lo sai che non devi smettere di playtestare questo gioco e di lavorarci sopra, vero? 😉

(+1)

Grazie Daniele, sei stato dettagliatissimo.

Il tuo aiuto è stato fondamentale; mi hai aiutato nel focalizzare il significato del gioco, e mi hai insegnato tantissimo , anche indirettamente , sul game design.

Grazie infinite per tutti i tuoi consigli e incoraggiamenti. Prometto che non abbandonerò il progetto!