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Ciao!

Parto dalle cose che mi sono piaciute: ho trovato grandioso l'approccio storico alla questione del nodo. L'uso del pensiero laterale per risolvere la "questione" del tema è meraviglioso!

Ugualmente mi è piaciuta la volontà di andare a creare una qualcosa che intervenga la dove c'è disaccordo narrativo al tavolo o dove si voglia introdurre qualcosa che si ritiene interessante. 

Mi associo a quanto detto prima di me: ho trovato l'esposizione a tratti un po' caotica, ma dopo averla riletta ho le idee più chiare (anche se non nascondo che qualche passaggio ho fatto fatica ad assimilarlo).
Concordo con Davide che dice che c'è il rischio che la meccanica possa rallentare il flusso di gioco, ma ti propongo di spingere un po' sulla cosa: al contrario di quanto dici, io invece proporrei di lasciar intervenire liberamente tutti i presenti al tavolo. Primo perché così si coinvolgono tutti i presenti e secondo perché, sapendo che la cosa potrebbe allungarsi un po' si deciderà di creare un ostacolo solo quando lo si ritiene veramente interessante.
Anzi, aggiungo, renderei obbligatorio schierarsi per una delle due fazioni e porre almeno una domanda: così si sarà costretti a "difendere" una delle due posizioni e si sarà parte attiva nella scena.

Sui dadi direi che si può fare a meno di tirare: mi limiterei ad una scala 1-3. Lo dico perché mi è parso di capire che il valore assegnato non abbia effetti che vadano oltre alla risoluzione del Nodo in corso. Se così fosse, evitando di tirare i dadi, si riducono un po' i tempi.

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Ciao Silvio, grazie del commento!

Sull’esposizione del testo, prendo atto.
Ahimé avevo voluto dividere in “versione breve” e “analisi”, ma forse questo ha appesantito troppo. Grazie del feedback!

Il tuo suggerimento di far intervenire tutti è interessante, ma non è quello che sto cercando, a dirla tutta. Nel senso che ho pensato Sunamma apposta per evitare le risoluzioni classiche con lancio di dado, quindi se si presenta qualche momento di gioco in cui 2 parti non sono d’accordo, allora si attiva questa e si va a capire “negoziando il risultato” che cosa entrambe le parti vogliono.
Nulla vieta in effetti di far intervenire anche gli altri, ma se già così può sembrare lunga (2 giocatori), pensa se viene giocata da 5 giocatori e ognuno vuole mettere parola + vuole averla vinta.
Quello che sicuramente manca ora è un po’ di test per vedere dove di va a finire.

La seconda proposta che fai (ogni giocatore al tavolo propone una domanda) è invece molto più interessante per esplorare i personaggi durante un momento di “avanzamento di storia”. Questa la tengo in considerazione, mi piace molto, grazie!

Per quel che riguarda i dadi, hai ragione anche tu. Devo testarla il prima possibile e vedere se e quanto vale la pena di farli tirare piuttosto che mettere in ordine i 3 motivi e basta.

Approfondirò.
Grazie mille!