Premessa:
Come Black Hole and Star siamo due persone, io e mia moglie, scriviamo i giochi assieme (di solito lei ci mette tutto e io tiro le fila e trascrivo) e anche i commenti saranno a quattro mani.
Che dire, il fantastico duo si presenta di nuovo con un gioco che spariglia tutte le idee classiche. La mappa è un foglio che si piega, diventa oggetto fisico, sparisce e infine viene strappata. La casualità dei dadi ha un senso meccanico e al tempo stesso fortemente narrativo. Le parole usate sono poche, pochissime, eppure si intuisce perfettamente l’obiettivo di design.
Ovviamente ogni cosa ha il rovescio della medaglia, la meccanica della mappa è interessante ma non semplicissima (a noi ha aiutato un video visto), i dadi aggiungono tanto ma al tempo stesso creano dei paletti che potrebbero risultare difficili da portare in gioco. Sicuramente una stesura libera dal vincolo delle scarse 4000 parole darà giusto merito alla vostra bella idea! Bel lavoro!