Chiedo scusa per l'assenza di questi giorni, comincio con il commentare questo fantastico gioco, che è il primo che ho letto tra quelli della jam.
Comincio dicendo che ciò che mi ha colpito di più del gioco è il suo tema incentrato sulla ricerca della felicità, che va oltre il gioco stesso e entra nella vita dei giocatori, in una sorta di "meta-gioco" sovrapposto. Per due motivi ho apprezzato questo tema:
- Innanzitutto, appunto, per il fatto che si incastra in una meccanica di meta-gioco. In un certo senso mi ha ricordato le "paure" di Mars Colony, in cui i giocatori devono scrivere su delle index cards le loro paure, nella vita reale, per la situazione politica a loro contemporanea.
- In secondo luogo, per la realizzazione del dover "scoprire" quale sia la propria felicità. Questo, come ho già accennato privatamente a Davide, mi ricorda il simpatico party-game rompi-ghiaccio in cui tutti i partecipanti hanno un bigliettino attaccato alla fronte su cui è scritto il nome di un famoso personaggio storico, e parlando con altre persone devono indovinare di chi si tratti. Il vero motivo per cui apprezzo questa trovata, però, è il suo significato tematico: a volte, nella vita, non sappiamo davvero che cosa ci renderebbe felici, e abbiamo bisogno di fare esperienze, scelte, in poche parole di "continuare a vivere" per arrivare a scoprirlo e consapevolizzarlo. Solo a quel punto potremo entrare ad Anagoor, e vivere pienamente.
Ci sono sicuramente tantissime altre osservazioni da fare, per ora mi fermo qui; tornerò sull'argomento presto se mi verranno in mente altre cose altrettanto importanti.