Ho apprezzato molto quanto quest'isola si presenti come fondamentalmente scanzonata (e immagino si lasci giocare in tal modo), mentre sotto ribollono giochi di potere molto seri.
L'idea che gli eroi debbano cimentarsi in fatiche per recuperare ingredienti e, fondamentalmente, organizzare una cena mi diverte moltissimo. Anche io, come altri, sono rimasto sorpreso alla scelta dell'unicorno come animale mitologico a cui dare la caccia, ma non trovo che sia un particolare problema, anzi (si sposa con la natura scanzonata dell'isola).
Devo però accodarmi alle osservazioni sui testi un po' troppo ricchi (per quanto ben scritti), non tanto per una questione di facilità di lettura (che comunque può essere un fattore) quanto per luoghi e fatiche così estremamente dettagliate nell'estetica, nello svolgimento e nei possibili risultati, che a tratti sembrava quasi di leggere una "avventura prefatta" piuttosto che un'isola di Agon.
Il tema, infine, è stato preso in pieno, secondo me: con molta probabilità l'isola più "genuinamente mediterranea" della Jam :-)