Ciao Alessandro! (o Vito?)
Il tuo gioco mi ha interessato molto, e devo dire che la prima cosa che ho pensato è stata la classica ricerca alla Indiana jones che piano piano perde i componenti del gruppo fino a rimanere da solo alla méta.
Ti lascio qualche nota su alcune cose che mi han lasciato dubbi e alcune cose che invece mi sono piaciute tanto:
- Aggiungerei un riferimento ai dadi fudge. Va bene che basta una ricerca su Google, ma indicare che si possono usare dadi normali, potrebbe esser comunque comodo per il lettore.
- non ho ben capito se ogni giocatore è a capo di una singola spedizione comune (il gruppo) oppure se ogni giocatore ha il proprio gruppo e fa “a gara” con gli altri per arrivare alla meta.
- Molto interessante l’uso che hai fatto delle carte! Mi piace che un valore basso o alto su una carta può essere comunque percepito in maniera diversa da chi lo interpreta (es: un 2 di cuori potrà essere sia un piccolo rivo dove recuperare acqua, sia un grandissimo mare che il gruppo non può né navigare, né utilizzare)
- Sono in disaccordo con chi mi ha preceduto sui commenti per quel che riguarda la mappa. Credo sia un po’ troppo marginale e non vorrei che risulti più come un “contaturni decorato dai giocatori” piuttosto che un reale materiale di gioco.
Mi spiego meglio: mi sembra quasi che il gioco verta più sul trovare risorse (carte) e le sfide per recuperarle che sull’effettiva esplorazione di un territorio. Può darsi che abbia interpretato però male, alla fine non avendolo provato è solo una mia intuizione. - Rovinare i piani: splendida idea far interagire in questo modo i giocatori. Forse calcherei di più la mano su questa cosa. Come segnalato anche da Greta più sotto, per ora è una scelta del giocatore l’usare o non usare un token scuro, giusto? Se invece l’uso di un token scuro facesse scattare qualche cosa? (sto pensando al prendere e usare i gettoni “Contempt” di The Quiet Year)
Grazie del gioco e ciao!