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(+3)

Ciao enorme Daniele!

Devo ammettere che all'inizio ho vagamente pensato ad un railroad in quel senso, sì.

L'esperienza del sogno in verità mi è piaciuta molto, penso sia anche tematicamente coerente con il genere: spesso i personaggi tolkeniani hanno premonizioni o visioni oniriche.

Ho apprezzato molto l'aggancio tra il passato a Granburrone di Alagos, il mio personaggio, e la misteriosa spada del padre di Beorthmund. Come giocatrice ho preferito puntare di più sulle relazioni anziché sul tono epico, ma in realtà sono felice che le due cose si siano unite grazie all'espediente della spada di Beorthmund.

Diciamo che per far partire l'azione era necessario un aggancio, e tramite il sogno e l'incontro tra i nostri personaggi, il grande master Antonio ce lo ha fornito. Ma questo non significa che ci abbia forzato in quella direzione. Ci ho ripensato poi, e mi sono detta che ho giocato per dare voce ad Alagos: da anni voleva tornare a Granburrone per chiedere perdono a Telumisse, e così, approfittando del tempo di pace e di un saggio compagno in cerca di conoscenze, si è messo in viaggio.

In sostanza ho giocato seguendo ciò che interessava ad Alagos come personaggio, guidata sì dallo spunto offertoci dell'enorme Antonio, ma tenendo a mente quali fossero gli obiettivi e gli aspetti meccanici di Alagos stesso.

Tu e Antonio avete creato un aggancio , infatti, sulla base delle scelte e degli aspetti di Alagos emersi nella costruzione del personaggio. Direi che non si tratta di railroad spicciolo, ma di una diretta conseguenza del portare in scena cose interessanti per il giocatore: un perfetto esempio di world building condiviso che aiuta il master a creare l'avventura e a spingere sulle relazioni, anche tra PG.