Indie game storeFree gamesFun gamesHorror games
Game developmentAssetsComics
SalesBundles
Jobs
Tags

Ciao Leo!

Ammetto che inizialmente non avevo capito bene quello che hai scritto.
Mi ha ricordato parecchio le meccaniche di sicurezza dei LARP (cut/brake) e mi sembravano quasi una ripetizione. Però rileggendo il tutto c’è una cosa che viene fuori e che considero parecchio forte: la scelta di usare “persona presente”.

Quindi non “tu giocatore dichiari di voler fermare” se qualcuno che gioca ne risente, ma tutti i giocatori sono invitati a stare attenti alle altre persone (non “giocatori”) per sollevare l’attenzione su chi potrebbe essere spettatore.

Seppure avere invitati al tavolo che potrebbero essere solo ascoltatori non è così comune (per lo meno a me non è ancora capitato), considero questa presa di posizione molto interessante e importante per chi vuole definire che il gioco al tavolo non è solo dei giocatori, ma anche di chi gira intorno.

Bravo, mi ha fatto riflettere.
Bel lavoro!

(+1)

Hai capito quale fosse il mio intento. Ho usato cut e Brake perché ho scritto all'ultimo momento la meccanica e devo revisionare tutti i termini vari, al momento mi vennero in mente quei termini e pazienza (però li sistemo a breve eh). Diciamo che ho voluto sviluppare un qualcosa "cucito" sulle mie esperienze. Essendo promotore di gioco in associazioni e fiere ho fatto molte partite con spettatori. Più di una volta ho notato disagio negli spettatori. Quindi ho riflettuto diverso tempo (poi la jam mi ha sbloccato la finalizzazione di questa idea) e sono arrivato alla tua conclusione. In più la meccanica tocca alcune "corde" che vivo personalmente. Sono ansioso e soffro di crisi di panico. Questa meccanica copre anche quelle situazioni (ma parlerò meglio della cosa al post di Silvio). E fra le tecniche per "ovviare" alla crisi di panico ci sono cose similari. Mi sono ispirato. Potrei parlarne di più! però è un periodo nero. Magari ne riparliamo in futuro. Grazie del feed!

Guarda, ti dico che secondo me il problema della lettura è dato solo dal fatto che non si evince dal testo che si parla anche di “sicurezza delle persone INTORNO al tavolo” (quindi di spettatori). Per l’uso dei termini, secondo me non c’è nessun problema.
Cioè, se chiarisci che la tua meccanica si allaccia su quella di sicurezza dei LARP, non fa che approfondirla e crearne un supporto in più. Almeno non stai a scegliere altri termini, per specificare le stesse cose (o per lo meno io sono del partito del “se una cosa è già formalizzata, è meglio usarla così com’è”).

Grazie della risposta!
Poi do un occhio anche alla risposta a Silvio allora. :D