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A jam submission

Nodo alla GolaView project page

Una meccanica di sicurezza per giochi di ruolo.
Submitted by Leonardo Lucci Games — 8 hours, 17 minutes before the deadline
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Ciao Leo!

Ammetto che inizialmente non avevo capito bene quello che hai scritto.
Mi ha ricordato parecchio le meccaniche di sicurezza dei LARP (cut/brake) e mi sembravano quasi una ripetizione. Però rileggendo il tutto c’è una cosa che viene fuori e che considero parecchio forte: la scelta di usare “persona presente”.

Quindi non “tu giocatore dichiari di voler fermare” se qualcuno che gioca ne risente, ma tutti i giocatori sono invitati a stare attenti alle altre persone (non “giocatori”) per sollevare l’attenzione su chi potrebbe essere spettatore.

Seppure avere invitati al tavolo che potrebbero essere solo ascoltatori non è così comune (per lo meno a me non è ancora capitato), considero questa presa di posizione molto interessante e importante per chi vuole definire che il gioco al tavolo non è solo dei giocatori, ma anche di chi gira intorno.

Bravo, mi ha fatto riflettere.
Bel lavoro!

Developer(+1)

Hai capito quale fosse il mio intento. Ho usato cut e Brake perché ho scritto all'ultimo momento la meccanica e devo revisionare tutti i termini vari, al momento mi vennero in mente quei termini e pazienza (però li sistemo a breve eh). Diciamo che ho voluto sviluppare un qualcosa "cucito" sulle mie esperienze. Essendo promotore di gioco in associazioni e fiere ho fatto molte partite con spettatori. Più di una volta ho notato disagio negli spettatori. Quindi ho riflettuto diverso tempo (poi la jam mi ha sbloccato la finalizzazione di questa idea) e sono arrivato alla tua conclusione. In più la meccanica tocca alcune "corde" che vivo personalmente. Sono ansioso e soffro di crisi di panico. Questa meccanica copre anche quelle situazioni (ma parlerò meglio della cosa al post di Silvio). E fra le tecniche per "ovviare" alla crisi di panico ci sono cose similari. Mi sono ispirato. Potrei parlarne di più! però è un periodo nero. Magari ne riparliamo in futuro. Grazie del feed!

Submitted

Guarda, ti dico che secondo me il problema della lettura è dato solo dal fatto che non si evince dal testo che si parla anche di “sicurezza delle persone INTORNO al tavolo” (quindi di spettatori). Per l’uso dei termini, secondo me non c’è nessun problema.
Cioè, se chiarisci che la tua meccanica si allaccia su quella di sicurezza dei LARP, non fa che approfondirla e crearne un supporto in più. Almeno non stai a scegliere altri termini, per specificare le stesse cose (o per lo meno io sono del partito del “se una cosa è già formalizzata, è meglio usarla così com’è”).

Grazie della risposta!
Poi do un occhio anche alla risposta a Silvio allora. :D

Submitted

Letta giusto ora.
Sarò onesto: mi piace ma non mi convince.
Intanto mi associo ai consigli già dati: legarla più al concetto di nodo.
Quanto al perché non mi convince: generalmente le meccaniche di sicurezza hanno insite in loro stesse una grande debolezza: chi le vorrebbe usare ha paura di passare per lo spacca-gioco di turno e vorrebbe poter passare oltre senza attirare l'attenzione. Qui invece è esattamente il contrario: per usarla si è automaticamente sotto il riflettore. E per SFILA ci può stare, visto che si vuole parlare della cosa, per le altre non sono sicuro che la volontà di non essere "notato" non prevalga sulla safety.

Altra cosa: perché allargarla anche a chi osserva da esterno? Capisco gli attori, ma uno spettatore può decidere di andarsene mentre così facendo rischia di andare ad interrompere qualcosa che ai giocatori non crea alcun problema (o perfino vorrebbero esplorare ulteriormente). Senza contare che spesso chi gioca non presta attenzione a chi è attorno: c'è il rischio che la richiesta esterna venga involontariamente ignorata (creando maggior disagio).

Developer

Allora, sarò breve e "circonciso" cit. !! come dicevo a Dan, è un periodo incasinato e purtroppo non posso argomentare troppo. divido la risposta in tre tronconi.

Ho fatto un wording a "naso" perché ho scritto tutto all'ultimo secondo. Revisiono inserendo i consigli di Dave sul wording.

Come ho detto a Dan, questa è sia una meccanica , sia uno spunto di riflessione e per certi versi uno strappo con alcuni preconcetti che voglio disinnescare. Già il concetto di "giocatore" al tavolo inizia a darmi alcuni problemi, ma andiamo oltre. Una delle cose che voglio disinnescare è quello  che definisci "spacca gioco". Di fatto il benessere delle persone al tavolo e che ruotano attorno è primario. Anche un gioco con un intento di creare riflessione e "malessere" (tipologia di gioco e coinvolgimenti ecc...) da regolamento deve comunque avere uno stop. La meccanica non è accessoria. Non è una cosa in più. E' un tassello del gioco e che deve essere spiegato. Infatti questa meccanica prevede che a inizio sessione (si, ogni sessione) debba passare da una fase dove bisognerà pattuire come sfruttarla. In questo caso agiamo su più fattori: la sdoganiamo, la mettiamo sotto l'occhio di tutti e tutte, la rendiamo meccanica del gioco. Ripetendolo di sessione in sessione disinneschiamo lo "spacca gioco". Spero di essere stato chiaro. 

L'altra cosa che volevo è allargare la safe zone. Di fatto aggiungerò di spiegarla anche a chi si unisce al tavolo in seguito. Ci sono vari layer a un tavolo da gioco. Questa meccanica vuol tutelare il benessere del gruppo che si crea intorno al tavolo. E nella mia visione anche un osservatore sta partecipando e ha diritto ad avere la sua sicurezza. Questo va sopra a ogni cosa. Averlo accettato al tavolo, o aver permesso la sua presenza include delle responsabilità morali. In caso contrario dovrebbe essere avvertito ( e di questa cosa parlo di esperienza sulla pelle, di anni di fiere e giocate con spettatori).  Conscenti della meccanica, ogni persona, già sa che dovrà prestare attenzione anche a chi ruota intorno al tavolo. 

Poi esiste un altro livello. Questa meccanica copre anche quelle situazioni . E fra le tecniche per "ovviare" alla crisi di panico ci sono cose similari. Mi sono ispirato. 

Spero di essere stato chiaro!!!

Submitted(+1)

Ciao Leonardo,

ho letto la tua meccanica e mi è sembrata una bella idea di partenza. Molto visiva e dal messaggio diretto, sapendo bene o male tutti noi il significato metaforico di "avere un nodo alla gola" mi pare che sia una meccanica la cui risoluzione possa essere chiara a pelle a chiunque.

Ti faccio solo un appunto di coerenza, non sarebbe più consistente se le tre risoluzioni avessero sempre a che fare con il linguaggio legato a ciò che si può fare con una corda?

Come lo hai fatto tu mi sembra "slegato" (permettimi il gioco di parole).

Quello che intendo è che invece di ALT, CUT e SLOW, si sarebbe potuto utilizzare dei termini legati sempre alla corda, come ad esempio SFILA, TAGLIA e ALLENTA. Questi tre sono termini che puoi applicare a una corda e restituiscono ciò che volevi dire ma in modo più coerente rispetto al discorso nodo.

SFILA il nodo: togli il cappio dal collo perché hai voglia di parlare.

TAGLIA il nodo o la corda: non ho voglia di parlare del motivo, voglio solo allontanarmi/fuggire subito dalla situazione che mi provoca disagio.

ALLENTA il nodo: ho bisogno di riprendere fiato, possiamo procedere ma mettiamo da parte l'argomento pian piano.

Comunque bellissima idea per una meccanica di sicurezza. Complimenti Leo.

Developer(+2)

Guarda. Ti adoro. Come già sai, da altre chat , hai fatto un analisi favolosa. Infatti userò proprio questo consigli che mi hai dato. Non solo sono calzanti per la coerenza della Jam, ma hanno un ulteriore livello di eleganza. Ecco perché adoro le Jam e perché considero che i commenti di chiunque siano ORO. Non importa essere designer affermati o altro. Il commento in condivisione è ricchezza. 

Ti dico già che la prossima versione della meccanica di sicurezza avrà le tue parole!!! veramente grazie per il feed. Ti ringrazierò nel testo 9000 volte!!! 

Submitted(+1)

Mi approprio indebitamente di una popolare espressione di un altrettanto popolare Game Designer:

Solo cuori per Leonardo.

Tu capirai la citazione.