Premessa:
Come Black Hole and Star siamo due persone, io e mia moglie, scriviamo i giochi assieme (di solito lei ci mette tutto e io tiro le fila e trascrivo) e anche i commenti saranno a quattro mani.
Calvino e il suo “Le città invisibili” fanno parte del nostro passato culturale e la poetica della novella traspare a grandi falcate anche in questo bellissimo gioco.
L’idea del disegno, delle città, della loro rappresentazione e delle foto con il cellulare ci ha catturato perché particolarmente fresca e interessante, inoltre splendidamente legata alle meccaniche del gioco in maniera intelligente e funzionale.
La cancellazione delle città si ricollega appieno con la tematica del gioco ma è soprattutto nella cancellazione delle foto che riteniamo l’obiettivo di design sia centrato.
Le regole sono semplici ma non semplicistiche e perfettamente commistionate cosa per cui meriti un plauso aggiuntivo.
Non una critica, assolutamente, ma un dubbio è la capacità di disegno; specialmente io ho zero abilità nell'usare la matita, lo faccio più spesso del dovuto per i map-game ma quello che ne esce fuori è nel 99% dei casi distante anni luce da quello che vorrei rappresentare, questo in qualche modo sento che personalmente mi ostacolerebbe nel partecipare un gioco in cui quello che mostro della mia città è una mia rappresentazione.