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Infine Caddero's itch.io pageResults
Criteria | Rank | Score* | Raw Score |
How well the game fits with the theme and goal of the jam | #1 | 4.583 | 4.583 |
How easy to understand and use the game’s rules are | #3 | 3.667 | 3.667 |
How elegant the game’s design is | #4 | 3.667 | 3.667 |
How captivating the tone, feel and style of the game are | #5 | 3.917 | 3.917 |
How strongly maps are integrated into the game’s design | #7 | 4.083 | 4.083 |
Ranked from 12 ratings. Score is adjusted from raw score by the median number of ratings per game in the jam.
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Comments
Ciao Alessia!
Prima di tutto ti chiedo di scusarmi. Non ho avuto il tempo che mi aspettavo di avere per lasciare un commento fatto bene alla tua entry.
Sappi che però ho letto, apprezzato e votato il tuo lavoro e appena avrò un po’ più di tempo metterò giù meglio le idee e scriverò un altro commento al posto di questo (cancellando e ripostando). Potrà anche essere un “bravo mi è piaciuto” e basta, ma ho bisogno di dedicarci un po’ più di tempo.
Tornerò.
Grazie del tuo lavoro!
(e scusa anche questo commento placeholder :D)
(Questa è una recensione collettiva. Abbiamo deciso di condensare le nostre opinioni in un singolo commento, mentre i voti saranno assegnati da ognuno di noi.)
Infine caddero è un gioco in cui si interpretano alcune Idee e le si vede all’opera, tramite le loro incarnazioni, in un mondo in cui tutto è destinato a morire, cambiare o scomparire. Per far ciò si utilizza l’espediente narrativo delle città (non a caso l’ispirazione principale viene esplicitata al termine del testo: Le città invisibili di Italo Calvino ), luogo in cui le idee sono libere di esprimersi.
Il regolamento è sufficientemente chiaro e la ricchezza degli esempi (anche tramite un vero e proprio resoconto di gioco) fa pensare che con ogni probabilità il gioco sia stato anche provato prima di essere inviato alla jam.
La meccanica delle simpatie e delle ostilità ci ha colpito molto, in particolar modo per come viene poi sfruttata nella fase dell’epilogo. Anche l’utilizzo dello Straniero ci è sembrato particolarmente d’effetto. A tal proposito ci siamo chiesti se quella di non legare Minaccia e Straniero all’Idea che li partorisce sia una scelta di design consapevole. Senza averlo provato, ci sembra che la scelta opposta sia in grado di rendere l’interpretazione di quei ruoli più coinvolgente e tematicamente d’effetto. È solo uno spunto, in ogni caso; potremmo essere davvero fuori strada nel proportelo.
Va detto che, per quanto ci riguarda, Infine caddero è un gioco che giocheremmo seduta stante. Lo abbiamo trovato molto ben fatto, delicato e coinvolgente; il tema principale viene trattato in maniera accurata. Infine, è da apprezzare che il gioco permetta sia di mantenersi su toni fantastici e “leggeri”, sia di andare su toni (anche a livello di riflessioni personali) un po’ più pesanti.
Continua a svilupparlo!
Antonio, Daniele, Donato e Marco
Ciao!
Gioco interessante, soprattutto perchè unisce una procedura di creazione parzialmente condivisa delle città tramite domande e un gameplay basato sul connubio fiducia/bluff.
L'idea di usare gli smartphone come "scatola ricordo" è molto carina e ben pensata.
La lettura del regolamento mi ha dato un paio di grattacapi su come devono comportarsi e interagire tra loro i ruoli Idea, Autorità, Minaccia e Straniero. Però le cose sono diventate più chiare leggendo gli utilissimi esempi di gioco. Sicuramente confido che a una prima revisione del testo la comprensione sarà migliorata.
Cos'altro dire.... obiettivo e tema della Jam pienamente rispettati, per cui congratulazioni!
Buona fortuna!
Ciao,
Grazie per questo gioco! L'idea di base è decisamente suggestiva, e mi piace molto il genere di atmosfera che si può creare. Secondo me è un regolamento semplice e che può funzionare senza grossi problemi. Ci sono due aspetti su cui mi sono venute alcuni pensieri:
Nel complesso è un gioco che mi piacerebbe provare per vedere che genere di dinamiche si possono creare: il bluff, la cancellazione delle foto, l'Idea di base nascosta e in genere tutte le informazioni che non si rivelano tra chi partecipa secondo me può mettere delle basi molto interessanti per creare delle dinamiche decisamente tese una volta che si arriva sul finale!
Infine Caddero è un gioco di ruolo in cui i giocatori interpretano delle idee, creano delle città e ne decidono il destino.
Con quanta efficacia il gioco affronta il tema della jam e ne rispetta l’obiettivo di design?
Il tema è centrato in pieno e l’obiettivo della jam è stato raggiunto.
Quanto sono integrate le mappe nel design?
La mappa delle città è ben integrata in Infine Caddero.
Quant’è elegante il design del gioco?
A livello di esposizione delle regole, Infine Caddero dimostra di essere maturo già in fase di prima versione del contest. Se c’è una critica da fare invece è sull’uso dei colori viola e azzurro per il testo, di difficile lettura al terminale/smartphone.
Quanto sono accattivanti il tono, l’atmosfera e lo stile del gioco?
Piuttosto accattivanti, sia per l’uso dello smartphone che per la possibilità di giocarlo sia competitivo che collaborativo.
Quanto sono facili da comprendere e utilizzare le regole del gioco?
Il gioco non è di immediata comprensione in ogni suo punto: alcuni necessitano di rilettura (ad. Es. lo scambio di monete tra giocatori). Nel complesso tuttavia si fa capire senza troppi intoppi.
Conclusione
Infine Caddero è un gioco molto interessante che vorremo veder playtestato e portato ad uno stadio più avanzato di design.
In bocca al lupo per la jam!
Kobold In a Box
Intanto, grazie mille per l’informazione sui colori difficili da leggere da smartphone, non ne avevo idea: utilissimo da sapere!
Per il resto grazie mille per aver letto e commentato la mia submission e per gli appunti molto puntuali che avete fatto. In particolare, mi rendo conto che l’economia delle monete non sia solidissima né molto comprensibile, ma mentirei se non dicessi che è stata l’ultima cosa inserita in gioco giusto per mettere una meccanica di currency placeholder alla ricerca di qualcosa di più adatto. Appena troverò una quadra a riguardo sicuramente mi impegnerò a renderlo più chiaro.
Ancora grazie per il tempo dedicatomi!
Buona jam ;)
Ciao Ametysta92,
dopo aver letto e votato tutti i giochi, ne sto rileggendo alcuni che per paura di non riuscire a leggerli tutti, avevo commentato in modo fin troppo conciso (promettendomi di riprenderli e rileggerli per fare commenti più articolati).
Sto rileggendo Infine Caddero e confermo che si tratta di un gioco che mi è piaciuto parecchio.
Ho qualche domanda in più rispetto alla mia prima lettura.
Quando un giocatore fa una domanda ad un altro per fargli dettagliare meglio la città, nel regolamento è scritto che può chiedere qualsiasi cosa, è corretto?
Lo chiedo perché l'esempio che segue mi ha portato leggermente fuori strada: "Alessia, che nella fase di gioco precedente ha scelto l’Idea di Bellezza, chiede a Ivano come appaiano a prima vista gli abitanti della sua città."
In questo esempio sembra che ci sia una situazione di consequenzialità, lei fa una domanda legata all'aspetto perché la sua città rappresenta la bellezza. Immagino sia solo un esempio e nel gioco, si può chiedere qualsiasi cosa anche se non è relazionato all'idea che si rappresenta. Giusto?
Quando segno se voglio che una città venga Distrutta o Preservata, non ho un numero prestabilito da distribuire, giusto? Tecnicamente a parte le mie, potrei scrivere per tutte le altre città la stessa cosa, ad esempio tutte preservate.
Quando scelgo se Distruggere o Preservare una città, posso motivarlo in modo totalmente arbitrario o lo devo giustificare in base all'idea che rappresento? Nell'esempio di gioco, c'è una conseguenza dell'idea che Alessia rappresenta: la bellezza non può tollerare che gli abitanti siano bendati.
Mi sfugge quale peso meccanico abbia il fatto di poter bluffare cambiando l'idea di destino di una città. Ho provato a rileggere quella parte ma non riesco a trovare corrispondenza nel finale.
Lato mio ho apprezzato davvero tanto tutta la parte legata alle foto, al cancellarne alcune, al potere che viene dato ai giocatori di poter disporre delle foto, inviarle etc.
Molto poetica anche l'ultima parte in cui un giocatore otterrà il foglio bianco. Bellissima idea, complimenti.
Un ultima considerazione sul regolamento che è scritto molto bene, con una particolare cura ad evidenziare le parole chiave e gli esempi, dona un bel ritmo alla lettura e si riescono a trovare subite le informazioni.
Anche il titolo del gioco è evocativo e rende molto bene l'idea di cosa si sta andando a giocare.
Ho visto che quando commenti espliciti i voti che hai dato, voglio fare anche io la stessa cosa con te.
I miei voti a Infine caddero sono:
How well the game fits with the theme and goal of the jam: 4
La mappa è la parte centrale del gioco, 'idea di disegnare intere città in modo quasi metaforico, alza tanto l'asticella di come la mappa sia importante. Per un attimo si diventa più che cartografi, nelle prime fasi di gioco.
How strongly maps are integrated into the game’s design: 5
Qui ho dato il massimo perché a mio avviso la visualizzazione più che dei territori, ma proprio delle singole città creano un legame anche emotivo tra chi disegna e la mappa stessa. La mappa parla per sensazioni del giocatore (occhio solo a chi non sa disegnare bene, che potrebbe temere il giudizio degli altri giocatori).
How elegant the game’s design is: 5
Ho trovato il gioco estremamente elegante a livello di design, tutte le sue parti sono evocative e rientrano in un flusso narrativo che seppur libero e in mano ai giocatori, credo che a livello di dinamiche possano guidare un'esperienza estremamente coerente al tavolo. Forse ce li ho visti solo io, ma i rimandi ai vari ruoli del gioco (Idea, Minaccia, Autorità, Straniero) creano un tutto coerente dal sapore quasi teatrale, ci ho visto un po' di Goldoni, molto Calvino (citato anche esplicitamente in fondo al regolamento).
How captivating the tone, feel and style of the game are: 5
Personalmente ho apprezzato i sapori che sono alla base del tuo regolamento, la leggera malinconia che accompagna il gioco un finale emotivamente molto forte.
How easy to understand and use the game’s rules are: 4
Personalmente ho trovato il regolamento davvero ben fatto, come ho detto anche prima. A parte qualche dubbio che ho avuto (ma purtroppo l'ho già scritto anche in altri commenti, di base sono tardo io a capire i regolamenti) mi sembra sia tutto lineare e il flusso di lettura è coerente e risponde man mano alle esigenze di comprenderlo, anche grazie ai vari esempi distribuiti durante la lettura.
Complimenti davvero!
Ciao,
Grazie mille per questo secondo (!!) commento e per l'attenzione con cui hai letto il mio piccolo gioco. È davvero apprezzatissima.
Scusa se rispondo solo ora, purtroppo il tempo delle votazioni sta iniziando a stringere e sono un po' indietro con la mia tabella di marcia, spero di riuscire ad accelerare nei prossimi giorni (per altro, ho letto il tuo gioco ma non sono ancora riuscita a farmi un'idea completa e a scrivere a riguardo, ma è tra i prossimi in coda).
Ti ringrazio molto per le domande che hai posto relativamente all'agenda con cui si risponde o si pongono domande in gioco, perché temevo che non fosse chiaro. Ho inserito l'indicazione a riguardo nella parte iniziale del regolamento ma non ho più ribadito l'informazione (lasciandola agli esempi) e penso che non sia stata una buona idea, perché in effetti qui Infine Caddero si discosta parecchio da cosa ci direbbe di fare il buonsenso e la nostra esperienza di persone che giocano. Per risponderti, comunque, ti rimando a:
"Ogni volta che verrete chiamati a fare domande, a rispondere o a creare personaggi e città sarà sempre attraverso la lente della vostra Idea."
Ho cercato di evidenziare il più possibile questa parte di manuale (l'unica inserita in un box a fronte di tutto testo semplice) proprio perché mi sono resa conto del fatto che non è molto intuitiva. La mia intenzione è quella di creare un sotto testo di social deduction per cui io ho interesse a capire che idee siano le altre persone al tavolo per farmi una previsione di quale potrebbe essere la loro inclinazione verso la mia città. Di base, quindi, le domande devono essere in qualche modo collegate alla mia idea, così come gli Stranieri che creo e, sì, anche la mia decisione di distruggere o preservare una città. Ovviamente non devono essere per forza interpretazioni leggibili o chiare (e potrebbe essere che alcune domande sorgano più naturali di altre) ed è importante trovare un taglio interpretativo per la propria idea che consenta di portare avanti la propria coerenza senza svelarsi troppo. Proprio per questa ragione è possibilissimo che una persona segni tutte le città da salvare, o tutte le città escluse le proprie da distruggere. Il concetto do base è che le Idee, comunque, stanno competendo per lasciare l'impronta più grande possibile sul mondo (infatti l'idea che prevale ottiene il foglio bianco a fine partita). Per questa stessa ragione ho inserito la possibilità di cambiare desiderata di una città in corso d'opera (ci ho visto qualcosa che mi fa pensare che forse potrei vederla salvata) ma anche di bluffare questa azione (penso che i miei comportamenti sino a ora ti abbiano fatto intuire che io voglia distruggere la tua città e per convincerti a darmela spendo una moneta per farti credere di aver ORA cambiato la mia desiderata per quella città, o cambio la desiderata perché so benissimo che andrà in mano a chi la distruggerà e anche se la volevo preservata, mi garantisco un punto in più alla fine accodandomi al carrozzone della distruzione).
Diciamo che ho voluto dare al gioco due possibili stili di gioco funzionali in compresenza, il primo totalmente narrativo e immaginifico basato sulle suggestioni e le storie, il secondo più aggressivo e competitivo basato sul bluff, sulla necessità di apparire il meno trasparenti ma il più coerenti possibile e sul desiderio di portarsi a casa il foglio alla fine. Immagino che comunque sia necessario spendere qualche parola in più sulla parte di bluff (che non emerge tantissimo dal testo per come è scritto ora) ma ho volutamente pensato di lasciarla solo suggerita al momento (anche se è sicuramente quella che mi ha portato via la maggior parte del tempo e degli sforzi di design) perché temo possa spaventare un po' potenziali tentativi di gioco (amo bluff e social deduction tantissimo e so per esperienza che molte persone tendono a non giocare a giochi che li hanno implementati per senso di inadeguatezza o timore di rovinare il gioco ad altre persone con i propri errori, volevo evitare questo feeling).
Grazie mille per i tuoi generosissimi voti e per avermi dato l'occasione di approfondire una parte di gioco che non avevo molto esplicitato.
Spero di averti risposto, se hai ancora dubbi o non sei convinto dalla mia risposta, chiedi pure qui o tramite i canali che preferisci.
Grazie davvero
Alessia
Ciao Alessia,
tutto chiarissimo e non solo, la tua risposta è andata molto in profondità e mi sono ora ancor più chiare alcune scelte di design e le dinamiche a cui puntano. Grazie.
Quello che ho notato in questa jam (ma anche in altre immagino, è la seconda a cui partecipo) è che ci sono tantissime idee davvero profonde che per fortuna hanno la possibilità di venire a galla. Tutti i lavori che ho letto sono ispiranti. Una ricchezza infinita.
A presto.
Premessa:
Come Black Hole and Star siamo due persone, io e mia moglie, scriviamo i giochi assieme (di solito lei ci mette tutto e io tiro le fila e trascrivo) e anche i commenti saranno a quattro mani.
Calvino e il suo “Le città invisibili” fanno parte del nostro passato culturale e la poetica della novella traspare a grandi falcate anche in questo bellissimo gioco.
L’idea del disegno, delle città, della loro rappresentazione e delle foto con il cellulare ci ha catturato perché particolarmente fresca e interessante, inoltre splendidamente legata alle meccaniche del gioco in maniera intelligente e funzionale.
La cancellazione delle città si ricollega appieno con la tematica del gioco ma è soprattutto nella cancellazione delle foto che riteniamo l’obiettivo di design sia centrato.
Le regole sono semplici ma non semplicistiche e perfettamente commistionate cosa per cui meriti un plauso aggiuntivo.
Non una critica, assolutamente, ma un dubbio è la capacità di disegno; specialmente io ho zero abilità nell'usare la matita, lo faccio più spesso del dovuto per i map-game ma quello che ne esce fuori è nel 99% dei casi distante anni luce da quello che vorrei rappresentare, questo in qualche modo sento che personalmente mi ostacolerebbe nel partecipare un gioco in cui quello che mostro della mia città è una mia rappresentazione.
Grazie mille per aver letto e commentato la mia entry e grazie anche per lo spunto di riflessione sul saper disegnare.
Personalmente, sono molto incapace con la matita e ho dato per scontato che i disegni dovessero essere simbolici e non di qualità (ma forse poi aver messo la piccola illustrazione di Ivano potrebbe aver sviato l'attenzione). In particolare, ho pensato che aggiungere le risposte graficamente contribuisca a rendere i disegni non realistici ma il più simbolico possibile. Però sicuramente mi ricorderò di specificare per iscritto che non serve assolutamente saper disegnare.
Grazie mille!
Sì, concordiamo che aver messo gli splendidi bozzetti di Ivano possa intimorire, noi per un problema "simile" ci siamo impegnati (non più di tanto, quello è il mio "livello" di disegno, nel mostrare un esempio alla portata di tutti).
Il dubbio sulle risposte grafiche era inoltre relativa alla capacità di disegnare un concetto, abilità complessa soprattutto da applicare in pochi minuti su un foglio bianco.
Pensieri sparsi, ma prima di tutto complimenti e grazie per aver condiviso questo gioco con noi!
1-Cosa non potete fare molto preciso, ma lo avrei messo dopo (all'inizio non ho idea di perché non dovrei fare quelle cose)
2-Interessante il ruolo segreto! Considera anche che può innescare un gioco di deduzione "competitivo", poi vedrai se è un effetto collaterale p una gradita aggiunta.
3-Molto bello il tema delle città "ideali" e di come si debba vedere attraverso la lente
4-Forse può essere un problema l'eccesso di cose da inventare e improvvisare, non è un difetto, ma ho notato dal gioco dell'anno scorso che a volte dei paletti o degli input aiutano i giocatori più "timidi", e aiutano a non stancarsi e anzi, a costruire di più (è come avere delle fondamenta già fatte!)
5-Sembra puntare ad essere uno one-shot, ma temo i tempi siano più lunghi (come me anno scorso, ancora) a causa della creazione di autorità, stranieri,... per ogni città, specie se appunto è molto libera
6-Fase finale dei cellulari (cancellare o meno la memoria) la migliore, poi senza volerlo abbiamo legato entrambi il tema della memoria con la perdita. ma forse è comune ( lo scoprirò leggendo.
Prendi i miei consigli con le pinzette, ho ancora pochissima esperienza. Infatti, i punti 4 e 5 sono criticità che ho avuto l'anno scorso con la mia entry della jam , che era il mio primo gioco ^^.
innanzitutto, grazie mille per aver letto e commentato il mio prototipo: non ho avuto tempo né modo di revisionare come e quanto avrei voluto, quindi ringrazio anche per la pazienza di leggere un testo non nella migliore delle sue forme possibili.
Ti rispondo al volo ad alcune osservazioni che hai fatto (tutte utilissime).
1- grazie per questo appunto: mi scervello sempre nell’ordine ideale per veicolare informazioni. Avevo messo all’inizio per evitare errori qualora si volesse provare in modo procedurale a giocare senza aver letto tutto prima, ma in effetti messo così è un po’ senza contesto.
2 questo è assolutamente voluto. I ruoli segreti sono un po’ la mia personale ossessione e non credo di essere capace a pensare a nulla che non includa una qualche forma di bluff
4 grazie di questo importantissimo feedback, sicuramente dovrò lavorare in questo senso qualora dovessi decidere di portarlo avanti
5 temo anche io, ma vorrei provare per vederlo. All’inizio avevo pensato a un numero fisso di città in base al numero di persone che giocano. Ma non mi convince molto
Davvero grazie per gli appunti che mi fai, sono sicuramente tutte cose su cui cercherò di lavorare e di tenere conto in futuro :)
Bellissimo gioco, mi è piaciuto molto il tema ma soprattutto il concetto di perdita della città nella propria memoria. Davvero intrigante l'uso delle foto. Complimenti! Davvero un ottimo lavoro.