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Selenia è di forte impatto emotivo, le descrizioni sono talmente evocative e particolareggiate che trasudano l’essenza di un’isola mediterranea degna figlia del Mito.

Gli spunti sono molteplici e possono stimolare diversi approfondimenti.

L’approdo, le fatiche e i misteri ben rendono l’idea che l’isola non è più quella di una volta.

La tempesta e la collera celeste, manifestazioni dell’ira di Poseidone, non presentano un riscontro effettivo dell’influenza del dio, solo il suo sacerdote sembra coinvolto nel problema, infatti gli Eroi non hanno ricevuto alcun auspicio a riguardo. Anche gli esiti della battaglia sono legati al dio del Tridente che scuote i mari, ma come già detto è presente, influente, ma non sembra coinvolto in prima persona, la cosa mi ha stonato un po’ come anche l’assenza di una soluzione che riporti l’isola al suo passato splendore (ma può darsi che non l’abbia intuita, dovrei effettivamente provare questo scenario).

Anche per quanto riguarda gli altri dei legati al fato di Selenia, Ares è presente nelle vene del principe ma poco di più, mentre Ecate ed Era, IMHO, anche loro hanno poca presa sugli eventi dell’isola.

Ho apprezzato molto la conoscenza del mito, la sua reinterpretazione, gli approfondimenti sulle peculiarità delle divinità, delle creature mitologiche e della società oltre ad una bella mappa dell’isola!

Intanto ti ringrazio per il commento!

Per quanto riguarda gli auspici ammetto che i collegamenti ad Era ed Ecate, tenuti volutamente sotto traccia per non influenzare troppo le decisioni degli eroi con espliciti riferimenti (per dire, un auspicio di Poseidone), siano effettivamente un po' troppo sotto traccia e probabilmente non semplici da intuire (ti risparmio un commento molto lungo perché ne ho già parlato approfonditamente in un'altra risposta e non vorrei tediarti). Mentre per l'ira di Poseidone - elemento evidente  la cui causa risiede sicuramente in diverse ragioni - si sostanzia in una furia che colpisce indiscriminatamente l'isola, ma effettivamente non interviene in prima persona così come non lo fa nessuna divinità, proprio perché il concetto è: quando i divini si immischiano negli affari mortali (il melo dorato e il concepimento del figlio Eugenos), sono solo i mortali a soffrirne nel totale disinteresse degli dei, che non si curano delle conseguenze delle loro azioni e del fatto che siano magari gli innocenti a pagare per mali che non hanno commesso (puniscono tutti per punirne uno).

Spero di essere stata chiara, nel frattempo ti ringrazio ancora per le osservazioni!