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Ciao! Intanto, grazie mille per il commento!

Da persona un po' ossessionata con il rendere personaggi femminili credibili e a tutto tondo, immaginavo che diverse persone avrebbero notato la piattezza e la non centralità del personaggio di Aspasia ma ho deciso di lasciare comunque che rimanesse un personaggio marginale e non particolarmente definito perché volevo che il focus fosse, appunto, su quanto gli uomini sino poca cosa quando sono in balia degli dèi.

Siccome mi interessava rendere molto ambigua la personalità di Ermes (che è un dio molto amato perché particolarmente "sbarazzino e irrispettoso degli altri dèi" ma che la gente spesso dimentica essere a sua volta un dio capriccioso e non di certo dalla parte degli umani), ci tenevo che la figura di Aspasia fosse abbastanza piatta da rendere plausibile la possibilità che Ermes la stesse a sua volta usando e temevo che rendendola una figura troppo carismatica e magnetica, a livello di gioco, la risposta ai misteri diventasse meno interessante (o che in tutte le isole prevalesse l'interpretazione secondo cui Ermes era davvero invaghito della sacerdotessa).  

Inoltre, mi piaceva l'idea di rappresentare anche una donna non straordinaria (nelle due isole che ho scritto come esempio per la jam, Eutanea e Aiscune, le donne sono molto centrali e sono sempre donne eccezionali o straordinarie). In un'isola in cui ciò che non è divino vale poco e viene usato come pedina mi sembrava coerente non riservare alla donna al centro della vicenda un trattamento di favore ma invece di renderla l'esempio più lampante e vistoso di impotenza. 

Al netto di tutto questo, posso capire comunque perché questa scelta possa far storcere il naso e ti ringrazio moltissimo per avermi dato la tua opinione a riguardo, spero però di aver chiarito la ragione della scelta :)

Sei stata chiarissima!
"In un'isola in cui ciò che non è divino vale poco e viene usato come pedina mi sembrava coerente non riservare alla donna al centro della vicenda un trattamento di favore ma invece di renderla l'esempio più lampante e vistoso di impotenza.
Riconosco questa come la chiave di lettura giusta per interpretare la scelta fatta nella costruzione dell'impianto narrativo e riconosco che sia estremamente coerente con il tutto.

A me già il tuo lavoro è piaciuto molto, capire le ragioni che ti hanno portato ad introdurre l'unico elemento non convincente per me in prima lettura me lo fa apprezzare solo di più.

Grazie per la risposta:)